Negli ultimi anni si è diffusa una sorta di psicosi riguardante l’utilizzo del cloro in piscina, un crescendo delirante di rifiuto totale e ingiustificato che non si spiega. Oggi parlare del cloro in piscina è come parlare del Diavolo in persona, fa paura persino nominarlo.
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I controlli dell’acqua in piscina
La piscina aperta ad un pubblico indifferenziato, così come quella a servizio di un condominio o di una attività turistico-ricettiva è, a tutti gli effetti, una piscina ad uso pubblico. La legislazione italiana sulla sicurezza igienico-sanitaria delle piscine, infatti, non considera come fattore discriminante la proprietà ma la tipologia di utilizzo.
Continua la lettura di I controlli dell’acqua in piscinaLa cultura del fare senza parlare troppo (elogio alla riservatezza)
Riprendo con smisurato orgoglio un complimento da poco ricevuto da parte di un affezionato lettore del nostro sito e pedissequamente riporto:
“…so quanto sia difficile essere precisi e tempestivi, e soprattutto fare una consulenza equilibrata, cercando di dare informazioni corrette e interpretazioni ragionevoli, senza aspettare di leggere cosa dicono gli altri e poi assestarsi nel mucchio o, peggio, cercando a tutti i costi la notizia a sensazione…”.
Questo bellissimo complimento mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo, che si propone lo scopo di fornire uno spunto di riflessione su quanto, in questo momento storico-sociale-politico, abbiamo immenso bisogno di pulizia morale.
Siamo completamente immersi, ormai non più circondati, da comportamenti che a volte definire poco corretti fa persino sorridere. Aziende che hanno una tale necessità di fatturato che ricorrono alle scorrettezze più meschine; persone che si definiscono amiche solamente per poterti imbrogliare meglio; cause sempre più numerose che arrivano nei tribunali…. E tutto questo naviga in un fiume continuo ed ininterrotto di parole, che ti travolge senza darti la possibilità di capire un accidente di quello che sta succedendo.
Vedete, credo che il nostro guaio peggiore stia nel fatto che la maggioranza delle persone, che è costituita da quelle oneste, sia convinta di essere inesorabilmente ridotta a minoranza talmente esigua da essere invisibile ed abbia totalmente perso il proprio orgoglio, convinta che l’onestà sia stupida e la disonestà sia furba.
Questo è il guaio.
Dobbiamo riappropriarci del nostro orgoglio di essere gente corretta e coerente. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare gli abusi, di rinunciare a privilegi scorretti, di ricorrere a mezzucoli più o meno ignobili per ottenere quello a cui miriamo.
E’ vero che per lavorare negli appalti pubblici (e in altri settori) occorre pagare tangenti? Forse si. Ma basterebbe smettere di pagarle perché questo non sia più vero. Ma perché devo cominciare io, direte voi? Perché da qualche parte bisogna pur incominciare, dico io, e dire “NO”, credetemi, è un bell’orgoglio da raccontare ai propri figli!
Da qualche parte ho sentito protestare il fatto che presto il caffé al bar arriverà ad un euro e cinquanta, con la scusa di arrotondare. Bene, d’ora in poi il caffé lo berrò a casa. Facciamolo tutti, ed il caffé tornerà a costare un’euro Non è difficile, basta farlo. Ma farlo e basta, senza fare tanto casino. Qualche azienda o qualche professionista approfitta della vostra buona fede e ne trae guadagno a vostro danno? Ok, toglietelo dalla lista dei vostri contatti. E ditelo a tutti i vostri amici e conoscenti, così non si rivolgeranno più a lui.
Il potere è nostro, usiamolo.
E facciamolo con stile, c’è tanto bisogno di tornare all’eleganza della correttezza, alla grazia del saper fare e del saper dire, alle oneste e vigorose strette di mano, all’ascoltare senza interrompere, al dare la precedenza entrando da una porta, all’offrire un caffé (a casa o in ufficio, non al bar… costa troppo), al parlare a bassa voce, al non parlare male dei propri avversari (quando sono onesti, al denunciarli con forza quando sono disonesti), a rispettare i propri collaboratori, al non approfittare di una situazione di privilegio, al non fare i fari in autostrada, al non usare parole volgari……………..
Il coraggio dell’onestà paga sempre, ma oggi per essere onesti di coraggio ce ne vuole tanto. Cominciamo con l’essere orgogliosi del nostro coraggio. E’ un primo grande passo.
Quando il cliente non paga la piscina
A piscina ultimata, a fine lavori, a volte capita che il saldo, seppure sollecitato, non arriva. Cosa conviene e cosa NON conviene fare in questi casi?
Continua la lettura di Quando il cliente non paga la piscinaLe scalette di accesso in piscina – UNI EN 13451-2
Sul numero di Giugno 2021 della rivista Unificazione&Certificazione di UNI – Ente Italiano di Normazione, è stato pubblicato l’articolo “Le scalette in piscina”, a firma Rossana Prola.
Leggi l’articolo:
Come è fatta una piscina? UNI EN 13451-1
Sul numero di Maggio 2021 della rivista Unificazione&Certificazione di UNI – Ente Italiano di Normazione, è stato pubblicato l’articolo “Come è fatta una piscina”, a firma Rossana Prola.
La corretta redazione della certificazione di conformità
Come va redatta la certificazione di conformità di una piscina pubblica o privata? la spiegazione di quale moduli vanno utilizzati e cosa è importante sapere per non commetetre errori.
Articolo pubblicato su happy Acquatics Construction – Marzo 2021
https://www.professioneacqua.it/wp-content/uploads/2021/03/Conformita_Prola.pdf